Quando ho iniziato il mio percorso come Mistress, la mia vita era fatta di incontri reali, di sessioni fisiche, di corpi legati davanti a me e di schiavi che potevo guardare negli occhi mentre cedevano al mio controllo. Era il mio terreno naturale: la stanza, le corde, la mia voce, i miei ordini.
Poi la mia vita è cambiata. Ho deciso di trasferirmi all’estero, e con quel passo inevitabilmente ho dovuto mettere da parte parte della mia dimensione reale. Non è stato semplice, perché per me la Dominazione non è un gioco da tastiera: è stile di vita, è presenza, è energia che si trasmette dal vivo.
Eppure, proprio in quel momento, ho scoperto qualcosa di nuovo. Ho iniziato ad esplorare il mondo virtuale.
Un nuovo orizzonte
All’inizio ero scettica: pensavo che dietro a uno schermo non avrei mai potuto avere lo stesso impatto, la stessa intensità. Ma mi sbagliavo. Internet mi ha aperto un universo di possibilità.
Ho iniziato a conoscere schiavi di tutto il mondo, con fantasie diversissime, che mi hanno permesso di affinare ancora di più la mia capacità di leggere le persone e di guidarle.
Il potere non era più legato a una stanza o a un luogo fisico: si estendeva ovunque, in qualsiasi momento della giornata.
Il potere virtuale
Il virtuale non significa minore intensità. Significa nuove forme di controllo.
-
Ho scoperto il piacere delle regole quotidiane: obbligare uno schiavo a scrivermi ogni mattina, a dimostrarmi cosa indossa, a seguire rituali che io decido.
-
Ho imparato a usare foto e video come strumenti di verifica e di umiliazione.
-
Ho imposto diari di obbedienza, sessioni a distanza, esercizi che lo schiavo deve eseguire ovunque si trovi, sempre sotto la mia supervisione.
Con il virtuale, il mio potere non è più confinato a un’ora di sessione: è diventato costante, quotidiano, ininterrotto.
Centinaia di nuove prospettive
Grazie al mondo online ho incontrato schiavi che non avrei mai potuto conoscere nel mio contesto reale. Ognuno con i suoi desideri, i suoi limiti, le sue paure. Ogni relazione è stata un laboratorio, una nuova tela da dipingere.
Ho potuto sperimentare forme di femminilizzazione, addestramenti mentali, sessioni di tortura psicologica, giochi di castità prolungata… tutto attraverso uno schermo, ma con un’intensità sorprendente.
Conclusione
Il mio trasferimento all’estero, che inizialmente pensavo fosse un limite, è diventato una porta spalancata. Da Mistress “reale” mi sono trasformata in una Mistress “totale”, capace di esercitare il mio potere sia di persona, quando lo desidero, sia virtualmente, ogni giorno.
Il mondo virtuale non è una copia sbiadita del reale: è un amplificatore. Ti mette in contatto con decine, centinaia di schiavi, ti permette di scolpire la loro mente a distanza, di diventare presenza costante nelle loro vite.
Da quando ho fatto quel passo, ho capito una cosa: non conta dove ti trovi fisicamente. Se sei una vera Padrona, il tuo potere arriva ovunque.
Nessun commento:
Posta un commento