sabato 29 luglio 2023

Animal training o pet play

Oggi vorrei condividere con voi un affascinante mondo del BDSM che spesso viene trascurato: il "pet-play" o "animal training". Questa pratica coinvolgente e sorprendente è capace di creare una forte intimità e dipendenza tra la Dom e il suo sub. Personalmente, ho sempre trovato una profonda connessione con il mio sub in questa pratica e non posso negare di trarne un intenso piacere.
Il pet-play è un'esperienza in cui il sub esplora e abbraccia il suo lato animale, lasciando emergere caratteristiche tipiche dell'animale che si trova ad interpretare e vivere. Noi Mistress, in un contesto come questo, possiamo vivere appieno una serie di sensazioni legate al potere e al controllo sul nostro piccolo "pet". Questa pratica ci permette di creare un mondo tutto particolare, dove il sub si libera dal controllo umano e si lascia andare, vivendo l'esperienza di un vero e proprio animale. 
Le possibilità all'interno del pet-play sono molteplici, dipendono solo dalla nostra fantasia e dai nostri gusti personali. Possiamo immaginare un sub che, privato di ogni aspetto umano, vive come un animale domestico, deumanizzato e sottomesso completamente ai nostri comandi. Per me, l'aspetto più eccitante di questa pratica è la denigrazione e l'umiliazione, ma esploriamo insieme alcune delle varianti più gettonate:

1. Kitten Play: Anche se personalmente non l'ho esplorato a fondo, il Kitten Play coinvolge il sub che adotta le caratteristiche di un dolce gattino. Giocoso, coccoloso e curioso, il gatto può essere viziato dalla sua Padrona con dolci grattini e carezze. Per questa pratica, non servono molti accessori: bastano un paio di orecchie e baffetti finti, delle unghie finte, oltre ad una coda da attaccare a un plug anale.

2. Puppy Play: Questa è la variante di pet-play che mi ha sempre affascinata di più. Nel Puppy Play ci sono moltissimi elementi del BDSM, tra cui controllo, potere, umiliazione, denigrazione e limitazioni. Qui possiamo davvero esplorare una vasta gamma di aspetti:
- Utilizzo di termini umilianti che richiamano il nostro animale, come "bravo cagnetto" o "cattivo cagnolino".
- Punizioni e premi per incoraggiare o scoraggiare determinate abitudini, proprio come si addestra un cane.
- Esibizione pubblica, portando il nostro cagnetto a fare una passeggiata fuori in pubblico, suscitando sguardi e curiosità da parte degli altri, cosa che sarà sicuramente percepita come umiliante dal sub.
- Controllo del bagno, incoraggiando o obbligando lo schiavo a fare i bisogni per terra o fuori casa.
- Controllo del linguaggio, obbligando il nostro cagnetto a comunicare solo con gesti o suoni e togliendogli il privilegio della parola.
- Umiliazione attraverso l'alimentazione, facendolo mangiare e bere da terra nella sua ciotolina.
Come avrete capito, con questi semplici esempi possiamo addestrare il nostro schiavetto a una obbedienza totale, insegnandogli a obbedire ciecamente ai nostri comandi come un cane fedele. E non dimentichiamoci dell'utilizzo della sua lingua, visto che ai cani piace leccare un po' tutto quello che trovano.
Dal punto di vista di accessori necessari, qui siamo su un altro livello, in quanto iniziano ad essere utili più accessori, di cui ovviamente alcuni possono essere comprati in un negozio di animali e perché no, insieme al vostro cagnetto. Il tutto dipende da quanto volete che il vostro cagnetto sia più simile ad un vero cane. Ecco che in base al livello vi potrebbe servire, una cuccetta, due ciotole, un collare e un guinzaglio. Poi si possono aggiungere tutine, code con i plug, harness, mittens e maschere con gag. Ho foto molto carine del mio piccolo cucciolino. 

3. Pony Play: In questa variante del pet-play, il sub si trasforma in un maestoso cavallo. Si tratta di un mondo completamente diverso, dove gli accessori necessari sono più numerosi e, ovviamente, serve molto più spazio per l'addestramento del "pony".

Ogni forma di pet-play offre un'esperienza unica, andando al di là della sfera fisica. Il sub si immedesima nel suo ruolo animale, esplorando nuove emozioni e desideri, mentre noi Dom agiamo  come guida, educatrice e addestratrice premurosa, conducendo il "gioco" secondo le nostre inclinazioni

Credo comunque, che la chiave del pet-play risieda nella comunicazione empatica e nell'accettazione consensuale dei ruoli. Ogni pratica deve essere concordata preventivamente e svolta nel rispetto dei limiti di ciascuna persona coinvolta. La comunicazione aperta e onesta è essenziale per garantire che tutti siano a proprio agio e che i confini vengano rispettati durante l'esperienza del pet-play. Così entrambi saremo in grado di vivere un'esperienza straordinaria, basata sulla fiducia e sul piacere condiviso.

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