lunedì 3 aprile 2023

Differenza tra RACK, SSC, PRICK, CCC, CNC



Sono incappata in un tema che spesso è al centro dell'attenzione di molte persone e che, a mio avviso, è importante affrontare, seppur brevemente senza entrare troppo nello specifico. 

Avete mai sentito parlare degli acronomi SSC, RACK, PRICK, CCC, 4C?
Si tratta di diverse filosofie nate all'interno della Community BDSM con l'obiettivo di definire le regole etiche del BDSM in modo da poter distinguere una pratica da un abuso. E come sempre tutto si fonda sulla consensualità acquisita. 
Entriamo nello specifico: 
Queste ovviamente non hanno un valore assoluto, ma sono riflessioni che nascono dalla necessità di porre dei limiti. La prima delle correnti nate era quella del SSC (Sane Safe Consensual) con cui tutti siamo sicuramente venuti a conoscenza. 

SSC sta per Sano, Sicuro e Consensuale. La domanda che potrebbe sorgere è "se le pratiche devono essere sane, sicure e consensuali, non facciamo più nulla?" Infatti tranne qualche delicata frustata o semplice bondage tutto il resto si potrebbe già configurare come fuori da questi criteri. 
Per capire il concetto che sta alla base dobbiamo analizzare come i termini utilizzati venivano intesi
- Sano, che rispetti la salute mentale e psicologica
- Sicuro, che identifica i rischi fisici delle attività praticate
- Consensuale, i partner acconsentono alle attività BDSM.
Ecco che identificate i rischi associati alle pratiche, una persona potrà scegliere consapevolmente e definirlo in modo consensuale, se acconsentire alla pratica oppure no. Resta indubbio che ogni attività in realtà ha un rischio, ma dobbiamo solo scegliere a quale livello di rischio ci sentiamo più a nostro agio.

Nasce di conseguenza un nuovo acronimo: RACK (Risk-aware Consensual Kink), che sta per Kink consensuale consapevole del rischio. Ad alcuni edge players piace particolarmente questo concetto perché possono praticare attività più rischiose.
In questa filosofia, scompare il concetto che uno debba essere "sano" anche perché questa parola tendeva a creare una discriminazione nei confronti di specifiche persone o specifiche attività nel caso una persona non le accettasse. 
Il caposaldo quindi è il risk-awarness, ovvero il fatto di condividere con il partner le conseguenze che una pratica, un contratto o una situazione possano comportare. Nel RACK i partner acconsentono,  consapevolmente e consensualmente alle pratiche accettandone le conseguenze.  

Successivamente al RACK, nasce il PRICK (Personal Responsibility In Consensual Kink), ovvero Responsabilità personale nelle pratiche consensuali. L'idea alla base è che ogni persona che partecipa è responsabile della propria sicurezza, vengono definiti gli eventuali rischi, vengono consensualmente definite le pratiche acconsentite e l'uso o meno della safeword. I partner, pertanto, definito tutto, si assumono la responsabilità personale per quanto riguarda le loro scelte e se ne accettano le conseguenze.

Tra le filosofie più recenti, ma stiamo parlando del 2014, circa compare il CCC (Committed, Compassionate, Consensual), trovare delle fonti certe è molto difficile. Da quanto si evince il
CCC è un modello che richiede forte coinvolgimento e sta per impegnato, compassionevole e consensuale. Si avvicina ad un modello di Total Power Exchange (TPE) e sarebbe il più ideale in un contesto CNC (Consensuale non consenso). Vengono fissati solo i limiti assoluti, le attività non consentite e viene assegnato alla Dom il potere di scegliere tutte le pratiche ed i livello  d'intensità. Tale modello non prevede Safeword, ma prevede momenti di confronto e chiarimento con l'obiettivo in modo che l'indirizzo preso della Dom possa essere rivisto o riaggiustato. In nessun caso, comunque, si mette in discussione il potere decisionale della Padrona.

Infine nasce la filosofia 4C (Caring, Communication, Consent, Caution). Anche questa è molto comune per quelle situazioni di TPE ovvero le relazioni 24/7.
L'acronimo sta per:
- Premuroso, ovvero ti prendi cura del partner tenendo a mente i suoi interessi.
- Comunicazione, si comunica e si negozia prima della scena.
- Consenso, in questa filosofia acquisisce 3 livelli differenti
- Attenzione, ti ricorda di agire con cautela. 
Il consenso e la comunicazione sono fondamentali nel CCCC. Tuttavia, questa ideologia riguarda la sicurezza in modo leggermente diverso. Non viene utilizzata la parola "rischio" perché potrebbe essere colta nella sua accezione negativa del termine.  

Ora, vi interessa sapere la mia ideologia?
E' vero, le filosofie più usate sono decisamente SSC, RACK e PRICK ma ce n'è una di cui non vi ho parlato che in realtà è quella che amo di più: NCN (Consensual non-consent)
Il NCN si basa su un mutuo accordo definito entro certi limiti concordati a priori. Il consenso alle pratiche viene dato senza una definizione in dettaglio di ciò che potrebbe accadere. Credo non ci sia molto da spiegare che a volte la discussione antecedente ad una sessione potrebbe distruggere completamente l'atmosfera.
Ecco che alla base del consenso non-consensuale c'è solo il primo consenso, quello in cui lo schiavo, acconsente a tutto ciò che accadrà senza alcun tipo di negoziazione. Ovviamente questo richiede una forte fiducia. 
Perché mi piace così tanto il NCN?
In realtà ci sono molte ragione, quella più importante di tutte è che secondo me rafforza lo scambio di potere mantenendo il mistero, la spontaneità e l'eccitazione di qualcosa che non sai che sta per accadere. l'NCN attribuisce così un vero e propria TPE rispetto allo schiavo che non potrà fare altro che affidarsi alle mani delle sua Padrona.

Ovviamente prima di dare il consenso al non-consensuale è fondamentale che i due partner si conoscono veramente bene, evitiamo di farci prendere da panico perché durante una sessione scopriamo che al partner piacciono i giochi con gli aghi ad esempio. 
Spesso questa fase subentra quanto ci troviamo in una relazione in cui la Padrona chiude il collare attorno al collo del suo schiavo. In quel momento, lo schiavo e la Padrona hanno già acquisito una forte consapevolezza e comprensione dell'altro partner, comprendendone anche i limiti.

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