sabato 12 maggio 2012

It: Schiavi - slaves, riflessioni

Su richiesta di alcuni dei miei lettori, vi faccio delle piccole riflessioni sulla figura dello schiavo.
Premetto che lo figura dello schiavo non esisterebbe se non ci esistesse una Padrona che
concede l'onore, allo schiavo, di soddisfare tutte le Sue esigenze. Ecco che l'esistenza dello schiavo dipende dalla sua capacità che esso ha di compiacere la propria Padrona! Quindi alla Padrona aspetta il compito di insegnare e addestrare lo schiavo a compiacerLa in tutto per tutto; ciò richiede una forte forza di volontà da parte dello schiavo che in ogni situazione e ad ogni richiesta della Padrona l'unica cosa che dovrà dire è "Sì Padrona". In quanto schiavo, esso, non ha alcun oggetto di proprietà e tutto ciò che possiede potrà essergli tolto dalla Padrona, incluso il suo corpo che appartiene totalmente alla Padrona che potrà personalizzarlo come più desidera, depilandolo, metendo dei piercing o facendogli fare dei tatuaggi. L'unica cosa che gli potrà rimanere in segno della sua appartenenza è un collare ben fisso al collo.



Il desiderio dei padroni è legge per lo schiavo che deve perseguire la perfezione, o almeno l'eccellenza, nel servire ed esaudire le richieste della Padrona!


2 commenti:

  1. Quello che Lei scrive qui, Signora, è molto bello, difficile secondo me, ma bello, ed è quello che davvero io vorrei poter fare per la mia Padrona. Forse sbaglio a scrivere il pronome possessivo "mia", io sono solo uno schiavo e di mio non cè più nulla, lo metto però per far capire il rapporto che vorrei realizzare, un rapporto di scambio reciproco con chi mi domina e appartengo. Ho un piccolo blog: ladeaathena.blogspot.it mi piacerebbe avere una sua opinione se le va. Grazie Signora.

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  2. ritengo che pur godendo nel servire la padrona in un determinato subsapzio....le mie proprietà rimangono mie alla fine del gioco.

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