lunedì 24 settembre 2018

Dal reale al virtuale – La mia evoluzione come Mistress

Quando ho iniziato il mio percorso come Mistress, la mia vita era fatta di incontri reali, di sessioni fisiche, di corpi legati davanti a me e di schiavi che potevo guardare negli occhi mentre cedevano al mio controllo. Era il mio terreno naturale: la stanza, le corde, la mia voce, i miei ordini.

Poi la mia vita è cambiata. Ho deciso di trasferirmi all’estero, e con quel passo inevitabilmente ho dovuto mettere da parte parte della mia dimensione reale. Non è stato semplice, perché per me la Dominazione non è un gioco da tastiera: è stile di vita, è presenza, è energia che si trasmette dal vivo.

Eppure, proprio in quel momento, ho scoperto qualcosa di nuovo. Ho iniziato ad esplorare il mondo virtuale.

Un nuovo orizzonte

All’inizio ero scettica: pensavo che dietro a uno schermo non avrei mai potuto avere lo stesso impatto, la stessa intensità. Ma mi sbagliavo. Internet mi ha aperto un universo di possibilità.
Ho iniziato a conoscere schiavi di tutto il mondo, con fantasie diversissime, che mi hanno permesso di affinare ancora di più la mia capacità di leggere le persone e di guidarle.
Il potere non era più legato a una stanza o a un luogo fisico: si estendeva ovunque, in qualsiasi momento della giornata.

Il potere virtuale

Il virtuale non significa minore intensità. Significa nuove forme di controllo.

  • Ho scoperto il piacere delle regole quotidiane: obbligare uno schiavo a scrivermi ogni mattina, a dimostrarmi cosa indossa, a seguire rituali che io decido.